La droga dei like: perché ne siamo dipendenti?
- WomynTales
- 17 ott 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 19 ott 2024
Avete mai postato una foto sui social e continuato a controllare quante persone hanno messo "like"? Beh, non siete soli. Succede a tanti, e ci siamo passati quasi tutti (me compresa!). Sembra innocuo, ma quella piccola notifica che ci fa sentire apprezzati può trasformarsi in una vera e propria "droga".
Il meccanismo è semplice: pubblichi, ricevi like, ti senti gratificato. È come un piccolo premio che il nostro cervello insegue. Ma il problema arriva quando iniziamo a dipendere da quei numeri per sentirci validi. Secondo uno studio condotto dalla American Psychological Association, gli adolescenti che utilizzano i social media più di tre ore al giorno hanno maggiori probabilità di sviluppare sintomi di ansia e depressione, a causa della pressione di apparire perfetti e ottenere approvazione online .
In un'altra ricerca pubblicata nel Journal of Social and Clinical Psychology, è stato dimostrato che limitare il tempo sui social media può portare a una diminuzione significativa dei sintomi depressivi e dell'ansia . Questo ci fa capire quanto possiamo essere influenzati da un mondo che, diciamolo, è spesso molto lontano dalla realtà.
Siamo così presi dal cercare approvazione online che rischiamo di isolarci da ciò che conta davvero: la vita reale. Un caffè con gli amici, una passeggiata, una chiacchierata... cose semplici che ci ricordano chi siamo davvero, senza bisogno di filtri o cuoricini digitali.
Quindi, ogni tanto, facciamo un respiro profondo e mettiamo il telefono giù. I "like" non definiscono chi siamo. Noi siamo molto di più di un numero su uno schermo. 🌱
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